Documenti sulla rivoluzione di Napoli, 1860-1862

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G. Nobile, 1864 - 194 páginas
 

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Página 164 - Era mio obbligo il farlo perché nella attuale condizione di cose non sarebbe moderazione, non sarebbe senno, ma fiacchezza ed imprudenza il non assumere con mano ferma la direzione del moto nazionale, del quale sono responsabile dinanzi all'Europa. Ho fatto entrare i miei soldati nelle Marche e nell...
Página 16 - II PER LA GRAZIA DI DIO *RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ECC. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ECC.
Página 138 - Italiano, sradicando immediatamente ogni germe di anarchia . ordinandosi senza indugio in conformità dei principii che prevalgono appo le nazioni più provette nell'esercizio della libertà, manifestando infine la ferma volontà loro di uscire dal provvisorio e di veder istituito un governo nazionale e libero, ma forte ad un tempo e impaziente d'ogni maniera di eccessi.
Página 31 - Austria , e quelli del Prete di Roma. Che i popoli delle provincie libere alzino potente la voce in favore dei militanti fratelli e spingano la gioventù generosa ove si combatte per la patria. Che le Marche, l' Umbria, la Sabina, Roma, il Napoletano insorgano per dividere le forze dei nostri nemici. Ove le città sieno insufficienti per l' insurrezione, gettino esse bande de' loro migliori nelle campagne.
Página 135 - Signori ! Or sono tre mesi il Parlamento, prima di prorogare le sue tornate, concedeva al Governo del Re le somme richieste per provvedere alle esigenze dello Stato e promuovere nuovi progressi nella causa nazionale. Votando , con quasi unanime deliberazione , un prestito bastevole non solo alle necessità del presente, ma eziandio a meno prossime eventualità, le due Camere, mentre rifornivano il tesoro pubblico, infondevano nel Ministero quella forza morale che non meno dei sussidi pecuniari è...
Página 139 - Ma esso debbe sorgere mediante lo spontaneo consenso dei popoli, non per atto alcuno di costringimento e di forza. Tali considerazioni indussero il governo del re a chiedere alle due camere che gli sia fatta facoltà di compiere l'annessione di tutte quelle affrancate provincie italiane le quali, interrogate col mezzo del voto universale e diretto, dichiarassero di volere esser parte della numerosa famiglia di popoli già ricoverati sotto le ali del regno glorioso di Vittorio Emanuele.
Página 140 - ... a solo profitto del nemico comune. • Tali eventualità non si affacciarono alla mente di quel generoso patriota che finora contrastò l'annessione di Napoli e della Sicilia. Ma se ragioni gravi...
Página 135 - Reali l'annessione allo Stato di quelle Provincie dell'Italia Centrale e Meridionale, nelle quali si manifesti liberamente per suffragio diretto universale la volontà delle popolazioni di far parte integrante della Nostra Monarchia costituzionale; Udito il Consiglio dei Ministri ; Abbiamo decretato e decretiamo: ART.
Página 168 - 61, e se fa bisogno il febbraio, ci troverà tutti al nostro posto. Italiani di Calatafimi, di Palermo, del Volturno, di Ancona, di Castelfidardo, d'Isernia, e con noi ogni uomo di questa terra non codardo, non servile: tutti, tutti serrati intorno al glorioso soldato di...
Página 84 - Se la mia voce si levò un giorno a scongiurare i pericoli che sovrastarono alla nostra Casa e non fu ascoltata, fate ora che presaga di maggiori sventure trovi adito nel vostro cuore, e non sia respinta da improvvido e più funesto consiglio. Le mutate condizioni d'Italia, ed il sentimento dell'unità nazionale, fatto gigante nei pochi mesi che seguirono la caduta di Palermo, tolsero al governo di VM quella forza onde si reggono gli stati, e rendettero impossibile la lega col Piemonte. Le popolazioni...

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