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propria degli uomini; ma eziandio innanzi ad ogn'altra cofa a perfetta Città conveniente; perciocchè indarno farebbero le genti delle felve, de' diferti luoghi ufcite, è nelle cafe, e tra le mura ridotti, fe eglino i falvatichi costumi, e la rozzezza de' bofchi, e delle folitudini nelle Città recata aveffero, e mantenuta. Per la qual cofa, quelle Repubbliche, le quali ebbero ufanza ne' loro tempi di dare alli ftranieri della loro Città commiato, meritamente furono da molti biafimate; ficcome quelle nelle quali ancora acerba era l'umanità, e i loro costumi della prima falvatichezza ferbavano: il che nella vostra benigna patria a niuno addiviene anzi è il dimorare appo Voi a ciafcuno, chi ch'egli fi fia, per la vostra benignità libero, e per la voftra poffanza ficuro, e per la voftra dovizia comodo, e per la voftra manfuetudine dilettevole. Niuna maraviglia è dunque, fe, come ne i pericolofi paffaggi fi vede talora, che le moltitudini delle piccole navi a'grandi ftuoli armati accoftandofi, con quelli cercano il loro cammino fenza alcun rischio fornire, così le vicine genti, e le lontane, dietro al maravigliofo governo della voftra Repubblica tenendofi, per sì dubbio, e şi fofpettofo tempo lo spazio della vita loro proccurano di trapaffare con ficurtà. Ma come, che il vedere, che gli altri ne' loro pericoli ricorrono al voftro foccorfo, fia grande, e certo fegno della voftra ficurezza, nondimeno, perciocchè mi potrebbe alcuno dire, che ciò procede dall' altrui timore, e non dalla vostra sicurtà, ed è piùttofto argomento delle miferie d'Italia, che della felicità di Venezia; mi pare neceffario di moftrare, come la voftra patria sì per lo fuo fito, sì per la prudenza voftra, meno, che alcun' altra Città, fia fottopofta al pericolo degli altrui inganni, o dell' altrui forze di fuori di se: perciocchè della fua interna ficurezza intendo io dire in più comoda parte del mio ragionamento. Dico dunque, che credibil cofa è, che quando l'acque foverchiarono la Terra, ed ogni pianura affondarono, e ricoperfono (la qual cofa in molte Provincie fi legge effere molte volte addivenuta) gli uomini periffero tutti, e affogaffero, fuori folamente alcuni pochi paftori, o lavoratori, che nelle alpi, o nelle cime degli alti monti abitavano, i quali poi a gran tempe è da credere, che impauriti per lui diluvio, per niuna cofa del mondo s'arrischiaffero Beisp. Samml. 8. B. 2. Abth.

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a fcender nel piano, e fopra tutto per niuna cagione non ardiffero avvicinarfi a' liti, ed alla marina. Al quale accidente fimile avverfità fopravvenendo a voftri nobilisfimi antichi, contrario configlio fu da loro prefo; perciocchè foprabbondando già, ficcome in molt' altri paefi, eziandio in Italia, innumerabili turba, e moltitudine di barbara gente, ed inumana, e non folo i fuoi dolciffimi campi inondando, ma ancora negli afpri luoghi, e montuofi falendo, e quelli occupando, ficcome coloro dinanzi all' acque, e dalla morte fuggendo ricorrevano fotto influffo di bene avventurofa ftella alle montagne, così i voftri valorofi Avoli quel diluvio terreftre, e quella fervitù fcamparono in quefte acque ricoverando, ed in effe rafficurati, quefto maraviglioso abitacolo della Libertà, ftabile, ed eterno fondarono, e come quelli del mare paurofi, contro all' empito dell' acque fecero della terra, e de' monti schermo; così Voi della terra temendo, il mare, e l'acque, contra i terreftri alfalti per riparo prendefte il quale Voi a lui rifuggenti nelle fue braccia ricevendo, quafi della voftra falute follecito vi affidò, ed afficurò sì fattamente, che pure il pensiero d'offendervi pare fimigliante cofa alle favolofe iftorie, ed impoffibili de' Romanzi. E certo per niuno altro effetto pare, che l'Oceano la Terra abbia fefla, e divifa, che per fovvenire, e foccorrere, e per difender Voi perciocchè egli le minacce, e l'ira marina di là da quefto lito lasciando, e contro, a' voftri nimici riferbandola, a Voi non come mare, ma quafi tranquilla fonte, tanto delle fue placid' onde concede, quante baftano a fare maravigliose mura della vostra Città, le quali nè ferro può, nè fuoco, nè umana forza, o configlio, rompere, nè penetrare: ed oltre a ciò le fue vie, ficcome per Voi foli da lui fatte, a Voi foli difcuopre ed a ciafcun altro nafconde, ed occulta. Per la qual cofa Voi foli, fra tutte le Città, che fono, o furono, o faranno giammai, larghe, e fpaziofe porte avendo, e quello il giorno, e la notte aperte, e fenza niuna custodia lasciando, ficuri, e fenza alcun fofpetto vivere; perciocchè non uomini, od armi, ma uno degli elementi alla voftra cuftodia vigila, ed attende, e come generofa guardia far dee, verfo di Voi umile in ogni tempo effendo, e fedele, verfo gli ftranieri fuperbe è fempre, e fraudolento. Laonde le pro

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delle, che ora dell' Afia, ed ora dell' Europa, e quando d'Affrica furgendo, hanno Italia, ed il Mondo speffe volte impaurito, e fommerfo, ed ora tuttavia è egli dal loro tempeftofo impeto poco ficuro, a Voi, non perven gono, anzi è la vostra Città, quafi anni di perpetua Primavera in ciascun tempo ridente, ed in ciafcuna parte ferena. Niuna maraviglia è dunque, che tanta molti tudine, dalla tempefta, che in diverse parti del Mondo cade, fuggendo, e quafi al coperto ricoverando, a Voi ricorrano. E come, che io fon certo, che molti faranno coloro, che diranno, quefto fito effere ftato pofto dinanzi a' vostri antichi dalla fortuna, e più quelli, che affermeranno, ch' egli fu da lor fenno, e dalla loro prudenza fcelto fra tutti gli altri, a me giova di credere, che si nuovo, e sì incredibile accidente non poffa effere, nè per fortunevol cafo addivenuto, nè per umano configlio, anzi fia della divina benignità dono, e miracolo, che in quefto luogo dove pure il venire, non che il dimorare parea a ciascuno spaventevol cofa, fia ora non folo la stanza ficura, ma eziandio la vita dilettevole e che due cofe le quali per loro natura a ciascun altro, son ista. bili, e spaventofe, cioè, l'onda, e l'arena, a Voi foli per ifpezial grazia, fieno ftabili, e ficure. E chi può a buona equità dunque negare, che coloro a cui il mare è tranquillità, e l'arena fondamento, e la tempesta fchermo, ed il paludofo aere falubrità, le fterili valli dovizia, non debbono ciò riconofcere, non per accidente di fortuna, nè per provvidenza di configlio, ma per divino miracolo, e per ifpeziale privilegio da Cristo noftro Signore al fuo fantiffimo nome, ed a quefta Terra, ficcome a Criftiana Città fatto. Perciocchè quantunque molti popoli fieno Cristiani divenuti, questa fola Città Criftiana è nata; anzi ogni fua facoltà, ed ogni altro fuo teforo abbandonando, ed al barbaro diluvio lafciandolo, due fole cofe, effendo nel reftante in tutto povera, e gnuda feco recò, ciò fono la Fede, e la Libertà; le quali ella ugualmente amendue più che la vita amando, ed amendue parimente confervandole, queste mura, dell' una quafi altiffima rocca, e dell' altra come fagratiffimo tempio edificò: poveriffima allora fra tutte l'altre nazioni d'ogni fostanza, ma di franco animo, e Mm 2

di

di Criftiana religione copiofa, ed abbondevole, quante effere può magnanima, e divota Città: per le quali venerande due virtù, ella è fopra quante Città mai furono, dalla Terra, e dagli uomini riverita, e dal Cielo, e da Dio innanzi ad ogn' altra amata, e cara tenuta, ficcome tanti, e sì chiari, e sì nuovi, e sì speziali privilegi, i quali la divina bontà, fuori d'ogni natural costume, a lei fola concedè prima, ed ora accrefce, e moltiplica, fanno ampia, e indubitata fede, a chi con gli occhi non contaminati d'invidia, lei mira.....

IV. Fran

IV.

Franzosen.

Patru.

Olivier Patru, Parlaments - Advokat zu Paris, und Mits glied der französischen Akademie, geb. zu Paris, 1604, geft. 1681. Von allen dltern französischen Sachwaltern genoß er zu seiner Zeit des größten Ruhms, und war desselben unstreitis auch würdiger, als seine Vorganger und Zeitgenossen, le Maistre selbst nicht auss genommen. Vaugelas verehrte in ihm das Orakel der französis schen Sprache; Boileau und Racine zogen ihn bei ihren Werken als den einsichtsvollsten Kenner zu Rathe. Auch jezt noch nennt man seinen Namen mit vieler Achtung, und ehrt ihn als den vora züglichsten Urheber der in Frankreich mit so glücklichem Erfolge wies derhergestellten gerichtlichen Beredsamkeit, ob man gleich einfiebt, baß er in mancher Hinsicht von seinen Nachfolgern sehr übertroffer ift. Es fehlt ihm jene Wärme und Gedankenfülle, die man jest mit Recht von einem Redner erwartet, und die sich durch Sprachrichtigkeit nicht ersehen läfft. Folgendes Plaidoyer von ihm if eine Schusrede für den unvergeßlichen Duc de Sully wider Mars garete de Bethune, verwitwete Herzogin v. Rohań, deren Sach, walter Martinet war.

Meffieurs,

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L'interêt de mes Parties n'eft que trop vifible. veut leur donner un înconnu pour parent, et deshonorer par une indigne fuppofitition, tout ce qu'il y a de plus éminent ou de plus augufte dans le Royaume. Il eft veritablement bien étrange, qu'un Mariage agréé du Roi, de la Reine, de Monfieur le duc d'Orleans; qu'un Mariage applaudi de toute la Cour, ait pû pervertir les affections d'une mère et lui inspirer toute l'amertume d'une maraftre. Mais il ne feroit gueres moins étrange que Monfieur le Duc de Sully, que toute une parenté d'un fi haut rang pût trahir, par un filence honteux, non feulement la verité, mais fon propre honneur, et la gloire d'une race fi illuftre. En effet, Meffieurs, que pouvoit-il arriver de plus outrageux à la maifon de Rohan, à la mémoire des héros qu'elle a portés, qu'une caufe fi fcandaleufe? Quoy done? Le prix de tant de

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