Uom grasso e naticuto co' fanciulli Da far veder gli storpii, andar į ciechi, ec. IN AUSPICATISSIMIS NUPTIIS TREVISAN-DOTTORI. DESCRIPTIO PRATI VALLIS ET QUORUMDAM IMAGINUM EX CIVIBUS PATAVINIS Patavii, typis Seminarii, MDCCCXXV. in 8. colla traduzione italiana a fronte. Degne dell' illustri nozze, della città antenorea, del magnifico Prato, e dell'illustri Imagini in esso esistenti, sono queste poesie uscite della maestra penna del valoroso sig. ab. Antonio Nodari professore nell' Università di Padova, voltate in bei versi italiani di vario metro dal cultissimo sig. Giovanni co. Cittadella. Compose questi aurei versi il Nodari per un' Accademią recitata nel seminario di Padova; e opera affatto inutile sarebbe il volerne far conoscere a parole le vere bellezze in essi amplamente risplendenti, e ognuno che si faccia a leggerli a prima vistą le ravvisa. Ne riporteremo adunque un brano, in cui si descrive il Prato della Valle dopo averne brevemente accen natą la storia e le vicende. ..... Externis prius adspice ripis Divisum campi stadium, quo plurimus emptor Laeta corona virum rošedé cum flore juventae Circumağit, duplicique celer simul ordine fertur. Ridet Amor, luxusque suos ostentat honores, etc. E per saggio del valore dell'egrégio traduttore porterėmo alcuni versi dell'ode saffica intitolata l' astronomia e l'arte meccanica padovana, in cui si celebra Giovanni Dondi dall' Orologio nato nel 1318, medico, astronomo, meccanico, e poeta degno dell' amicizia del Petrarca. E' celebre il suo orologio a ruote, che gli meritò il soprannomre. Ecco alcune strofe dell'ode indiritta al Petrarca: Tenero cigno del tuo colle aprico Docile a' carmi tuoi m'inspira, e aita; Cultor dell'arte a te odiosa tanto Laudar non dei; che mille morbi cura: Già tu m' arridi dell' esperto ingegno, E della destra ammiro il monumento; Qui mostra i certi modi, e le native Sue. fiamme il sol, la luna i rai crescentiz Un cerchio iscrive. Le fisse stelle vibrano scintille Di notturno chiaror: la terra pende Novi flor primavera apriro' io scerno, Volano l'ore al tempo fide ancelle Con piede velocissimo, e i dì festi Motor degli enei globi si rivolge In tutte parti unico centro interno, DAVIDDE. DIALOGHI RUSTICALI - Venezia dalla tip. di Alvisopoli 1825. in 8. L'autore di questi dialoghi, ab. Lorenzo Crico, già arciprete di Fossalunga, ed ora meritamente elevato alla dignità di canonico nella cattedrale di Treviso, è abbastanza conosciuto per altre opere di simil fatta, da noi in più luoghi del Giornale colla dovuta lode ricordate. Ora in XVI dialoghi per modo facile e chiaro, addattato alla qualità delle persone che vuole instruire, narra tutta la storia di Davidde, ed indirizza questo suo nuovo lavoro a monsig. Carlo Pio Ravasi vescovo di Adria; ed è bella l' analogia, che gli accenna di trovarsi fra l'Augustissimo nostro Imperatore e Davidde: Verace immagine si è pur questa dell' Augustissimo nostro Imperadore, il quale, dopo tante guerre sostenute con incomparabile fortezza, divenne pacificatore del mondo, e vede al sommo della prosperità e grandezza l'Austriaca Monarchia. Possa regnare perennemente questa pace dolcissima, come regnerà sempre ne' nostri cuori la più sincera riconoscenza per un bene così inestimabile. AGENZIA DI CAMPAGNA. Lettere d'un POSSIDENTE AL SUO FATTORE - Venezia, dalla tip. d'Alvisopoli 1825. in 8. Non crediamo un delitto lo svelare il nome dell'autore di queste lettere, che dopo d'aver procurato pèr vari modi d'istruire i contadini ne' loro doveri e lavori, cerca ora di formare con queste XXX. lettere un bravo agente d' campagna. Egli l'autore è monsig. canonico Lorenzo Crico. E giustamente dice ai possidenti che se vi fu tempa giammai, che un possessore di campi dovesse pensar con premura a grande risparmio familiare, e ad attente cure rurali, lo è questo certamente, nel quale invilite le derrate pei tenuissimi prezzi che corrono, vanno mancando i facili mezzi per le permutazioni necessarie agli ordinari comodi della vita. A ciò può assai confluire un bravo agente di campagna formato su' lineamenti di queste lettere, il quale, da esse istruito, si presti fedele, e con una condotta franca e leale in assistenza de' proprietari. PER LE FAUSTISSIME NOZZE DEI SIGNORI LUIGI DE SORDI DOMENICA BRUSCO, NOVELLA - Padova, pei tipi della Minerva. MDCCCXXV. Conta questa Novella come messer dal Burchio dalla Polesella incontra lo sdegno d'un Giudeo di Ferrara per una burla innocente e ne riceve rampogne, anzi che accattar gratitudine. E' ci pare che l'autore sig. ab. Francesco Ferrari abbia buona tendenza a dettar novelle; ma ci pare anche che non abbia ancor acquistato quella maniera di raccontare con uno stile naturale, semplice, puro si essenziale a sì fatta sorta di componimenti. S'ei continuerà a porre studio in Boccaccio, in Sacchetti e negli altri maestri in novellare, potrà cogliere anch' egli palma in un arringo, in cui anche a dì nostri più d'uno stampa orme gloriose. Noi lo confortiamo a seguire il suo talento, e a regalarci de' bei frutti del suo vivace ingegno, BIBLIOTECA UNIVERSALE DILETTEVOLE ED ISTRUTTIVA. VOLUME I. II. e III, - Parma. Stamperia Carmignani 1823. Questo giornale, che ha suo principio dagli ultimi seį mesi del 1823 s'annunzia nel proemio con tutte quelle utili vedute, onde s'è renduta e rendesi cara agli studi e benemerita dell' umano sapere l'istituzione dei giornali. Un giornale bene compilato, e singolarmente quelli che s' estendono ai rami anche delle scienze e delle lettere di tutte, o almeno di più nazioni, si vogliono paragonare ad un generoso Centimano, il quale soccorre a cento in una volta, che a lui con varietà di bisogni ricorrono. Che certo nè ognuno può comperare tutti i libri, che si vanno stam→ pando, nè uno può leggerli tutti, che troppo di tempo, e d'occhi ci vorrebbe. I giornali quindi ti danno il meglio di cotesti libri, e con poca spesa, e leggera fatica puoi sapere di un assai numero di opere, secondo che vengon fuori alla giornata, e gustare quel di più eletto che in essi è e farne tesoro nella mente. Ma raccogliendo il nostro dire a questo solo giornale Parmense, osserveremo brevemente ch' egli consta di due parti, la prima delle quali ha le sue materie scompartite in tre sezioni: la seconda consiste in un' appendice. La prima sezione di letteratura antica, mo derna, italiana, straniera; seconda di scienze ed arti, lors progressi o decadimenti, sistemi, invenzioni, metodi ec. ec. terza di miscellanee, invenzioni tendenti al diletto, vite in compendio, novellette, bei motti, poesie ec. ec. L'appendice poi contiene opuscoli letterarj, scientifici, di bell'arti, di meccanica, romanzi, produzioni teatrali in italiano, si originali, che tradotte. Ed intendimento de' sigg. Giornalisti si è di aprire con questa loro Biblioteca una specie di gabinetto letterario accessibile a tutti quanti gli uomini d'ingegno e di studio. Quanto alla lingua, in che è dettato il giornale promettono che la manteranno pura e veracemente italiana, e più che sia possibile chiara e addattata man mano agli argomenti, senza riboboli, nè altri ricercati stucchevoli modi; e con modestia, Ja quale è l'insegna de' valent uomini, s'appagano di perdono per tutta lode, e si stimano lodati se non infastidiscono laudatus abunde, Non fastiditus si tibi, lector, ero E' certo se da un lato pare che cotesti giovani eruditi, che pur tutti giovani nel proemio s' annunziano, s'abbiano pigliato grave soma sulle spalle, non si può dire dall'altro che sia d'altri omeri soma, che de' loro, perciocchè questi tre volumi sono tali veramente da poter piacere, e da riuscire cari a coloro che sanno, ed essere profittevoli a quelli che han desiderio d'imparare. Nè c'è da dire molto in contrario dell' aver essi messo dentro alle cose del loro giornale i logogrifi, le sciarade, e simili bagatelle, ch' egli è pur forza qualche volta ubbidire al tempo, in cui si scrive, e Jasingare queglino pure, che amano più ch' altro certi sforzi d'ingegno fatti a posta per trattenere e rallegrare la brigata, il merito de' quali a guisa de' razzi, sta tutto nello scoppio di quel po' di splendore. Ci ha poi in questa Biblioteca di belle poesie, e traduzioni, ed alcune novelle, fralle quali ci pare ottimamente scritta, quella del Fantasma (vol. I. pag. 87.) E gli articoli delle varie opere, che vengono nel Giornale rapportate son par fatti con grande amore e diligenza, con evidenza, e chiarezza di stile, e con moderazione nelle censure; che le censure letterarie non vuolsi mai che siano sparse del fele dell'ingiurie. Ai pregi sostanziali di questa Biblioteca s'aggiungon quelli d'una buona stampa, e di un prezzo d'associazione assai moderato, come quello, che non oltrepassa lire due nuove, o d'Italia, per ogni quaderno o fascicolo. In somma la ridetta Biblioteca esseirdo per ogni capo |