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spiegare la causa di quel notissimo fenomeno del rimbalzo di un corpo slanciato per obbliquo sull' acqua, o sopra un suolo arenoso, o molle, confutando il parere del prof. Bidone nella sua Memoire sur la cause des ricochets que font les pierres et les boulets de canon lances obliquement sur la surface de l'eau. Turin 1811. Tom. XX. delle Memorie della R. Accademia delle scienze ec. di Torino; che lo fa nascere della elasticità dell'aria con questo ragionamento. L'aria unita a' corpi liquidi, o solidi fugge dal sito in che vengonsi a percuotere, nè tosto si disperde pell' atmosfera, ma nel caso di ciottoli o di sif fatti corpicciuoli lanciati sull' acqua, e moventisi con poca velocità, prima condensandosi respinge acqua tutto intorno sott'essi, e poi si dilata in proporzione sbalzandoli via: che se la velocità del projetto è grandissima, vi nasce dietro un vuoto in cui e l'aria atmosferica e quella detta poc' anzi entrano di forza comprimendosi, onde per dilata zione maggiore hassi il rimbalzo sin anche delle palle di cannone. L'autore prima di tutto risolve le obbiezioni del Bidone alla teorica del Bezout, Spallanzani, ed Araldi, i quali, supposte perfettamente solide le pareti dell' avvallamento che fanno i projetti percuotendo in obbliquo le nominate sostanze, tengono che scorrano come sopra due brevi piani inclinati, posti ad angolo ottusissimo rivolto in su, e quindi rimontando succeda il rimbalzo mediante la residua velocità pel verso orizzontale. E siccome il prof. Torinese nega l'accennata solidità dell'acqua, il Francesconi per opposito gli dimostra colla proprietà di una serie di elastri compressi, che dilatandosi abbiano a spingere due masse una a destra, e l'altra a sinistra,

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che su di essa è fondata la sua maniera di spiegare il fenomeno; e che in oltre espressamente la ritiene avendo detto sul fine della conclusione (pag. 42 e 66) „ che l'aria dal suo imbuto acqueo si sprigiona come da un tubo solido, e da un cannone". Appresso non avendo il Bidone fatto parola, come pure era del soggetto, dei rimbalzi delle palle di cannone sopra un suolo arenoso o molle, nè degli altri che avvengono su tutte le materie e liquide, e semifluide, e solide, ma cedevoli, il Francesconi deduce che ad essi nè men egli creda applicabile la sua spiegazione dei rimbalzi sull' acqua; e sostiene che quella dei tre autori suddetti valga per tutti i casi. Ma tuttavia non sapendo starsi affatto contento a quella idea di un liquido perfettamente immobile; chè molti diranno tener forte dell' ipotetico, eziandio pella non necessaria immobilità assoluta a resistere, ed a mutar direzione al mobile che viene incontro, bastando la relativa; spiega ogni spezie di rimbalzo mediante la certissima comunicazione del moto. ¿, Anco` un'unica molecola, dic' egli, isolata e liberamente mobile col vacuo davanti a sè, nell' atto di venir di dietro percossa dal globo gli può esser cagione di rivolgersi all' in su, cioè di fare un ricochet. Sarà questo obbliquissimo; ma fatto questo primo passo non farà d'uopo di altra dimostrazione per la percossa contro di una seconda molecola al di sopra, e al di là della prima, e così via via discorrendo di successive percosse in una serie di altre molecole superiori ed ulteriori, onde in fine il ricochet iniziale divenga sensibile, e ciò pur col concedere che ogni molecola appena tocca, siasi dileguata. Infatti la molecola in quiete, la quale sta per ricevere la percossa dal globo che

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viene con direzione orizzontale, sia con una faccia piana, o colla tangente del suo punto di contatto col globo, sia, dico, inclinata alla medesima orizzontale direzione, sicchè l'angolo ottuso sia al di sopra dell' orizzonte, l'acuto al di sotto. Decomposto il moto del globo in normale alla faccia del corpuscolo, ed in parallelo, il normale resta alquanto diminuito dalla picciola massa mobile, sicchè dopo la percossa ricomponendo il moto di tutto intiero quel moto parallelo, e di quel normale non più intiero, la risultante linea del moto posteriore alla percossa è inclinata alla linea anteriore, cioè, all' in su, non di sotto; e quindi il ricochet è bello e nato se davanti al globo non ci sia più acqua di sorte. Nè se le molecole medesime nel fuggire si accavallino al contiguo corpo dell' altra acqua non per anco percossa, ciò dovrà fare che il globo ascendente cessi di ascendere ". La quale proposizione l'autore prova con esperienze facilissime, e di tutta evidenza, che noi a posta tacciamo e per non essere troppo lunghi, e per invogliare i fisici a leggerle in un con tutta la ingegnosissima dissertazione.

Sia molta lode al Francesconi per aver trovato un così vero e semplice principio, com'è la comunicazione del moto, a spiegar qualsiasi spezie di ricochets; non che per l'ordine nitidissimo con cui ha disposte le cose, e per l'ameno modo di esporle senza quella pompa tante volte inutile di aspri calcoli in che sempre si boriano molti matematici.

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E' questo un carme latino intitolato: AD AQUILAM AUGUSTAM HYMNUS, e una canzone italiana. La fretta, con cui fu stampato in una notte l'inno, non permise la più accurata correzione; il perchè vi corsero alcune mende tipografiche. A toglier queste, a far conoscer alcune varianti introdottevi dall' autore (che non sappiamo chi egli si sia, ma al certo è un gran valentuomo), e a far assaporare le vere bellezze, e l'odore virgiliano, che vi spira per entro, crediamo opportuno il riprodurlo per intiero. Ci duole che gli stretti limiti del giornale non ci permettano di riportar anche la canzone, ch' è pur essa felicemente condotta, ed elegantemente dettata.

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viene con direzione orizzontale, sia con una faccia piana, o colla tangente del suo punto di contatto col globo, sia, dico, inclinata alla medesima orizzontale direzione, sicchè l'angolo ottuso sia al di sopra dell' orizzonte, l'acuto al di sotto. Decomposto il moto del globo in normale alla faccia del corpuscolo, ed in parallelo, il normale resta alquanto diminuito dalla picciola massa mobile, sicchè dopo la percossa ricomponendo il moto di tutto intiero quel moto parallelo, e di quel normale non più intiero, la risultante linea del moto posteriore alla percossa è inclinata alla linea anteriore, cioè, all' in su, non di sotto; e quindi il ricochet è bello e nato se davanti al globo non ci sia più acqua di sorte. Nè se le molecole me-. desime nel fuggire si accavallino al contiguo corpo dell' altra acqua non per anco percossa, ciò dovrà fare che il globo ascendente cessi di ascendere ". La quale proposizione l'autore prova con esperienze facilissime, e di tutta evidenza, che noi a posta tacciamo e per non essere troppo lunghi, e per invogliare i fisici a leggerle in un con tutta la ingegnosissima dissertazione.

Sia molta lode al Francesconi per aver trovato un così vero e semplice principio, com'è la comunicazione del moto, a spiegar qualsiasi spezie di ricochets; non che per l'ordine nitidissimo con cui ha disposte le cose, e per l'ameno modo di esporle senza quella pompa tante volte inutile di aspri calcoli in che sempre si boriano molti ma

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