Essai sur la Divine comédie de Dante: ou, La plus belle, la plus instructive, la plus morale, la plus orthodoxe et la plus méconnue des épopées mise à la portée de toutes les intelligences et dédiée à la jeunesse catholique de nos écoles

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Berche et Tralin, 1873 - 314 páginas
 

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Passagens mais conhecidas

Página 239 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Página 267 - Ond'ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica: Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona : Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura: Non avea case di famiglia vote; Non v...
Página 245 - In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontate. Or questi, che daW infima lacuna Dell' universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto, che possa con gli occhi levarsi Più alto, verso /' ultima salute. Ed io, che mai per mio veder non arsi Più ch' io fo per lo suo, tutti i miei prieghi Ti porgo (e prego che non sieno scarsi), Perché tu ogni nube gli disleghi Di sua mortalità, co' prieghi tuoi, Si che 'l sommo piacer...
Página 142 - Nè si dimostra ma che per effetto, Come per verdi fronde in pianta vita. Però, là onde vegna lo intelletto Delle prime notizie, uomo non sape. E de...
Página 261 - O della propria , o dell' altrui vergogna, Pur sentirà la tua parola brusca. Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta • E lascia pur grattar dov' è la rogna : Ché se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento, Che le più alte cime più percuote : E ciò non fia d
Página 23 - E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle...
Página 214 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Página 190 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch' ei più apprezza, Fu della volontà la libertate, Di che le creature intelligenti E tutte e sole furo e son dotate'. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L
Página 198 - Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Página 70 - Per me si va nella città dolente; per me si va nell' eterno dolore; per me si va tra la perduta gente.

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